“Adotta un paziente cronico”:
l’apprendimento della cronicità nell’approccio alla continuità di cura nella medicina fuori dagli ospedali.

Parole chiave: cronicità, tempo, continuità di cura

Introduzione

La cronicità, come afferma il Piano nazionale della Cronicità, è diventata oggigiorno un aspetto sempre più frequente da affrontare in medicina.  Le evidenze sottolineano inoltre come la formazione nella gestione del paziente cronico sia spesso frammentaria e considerata inadeguata dalla maggior parte degli studenti e dei tirocinanti. Il progetto “Adotta un paziente cronico”, proposto agli studenti del terzo anno del corso di laurea di medicina e chirurgia su base volontaria, si propone, coinvolgendo lo studente nella cura di un paziente cronico in ambiente territoriale e per almeno tre anni, di far conoscere ed apprendere  gli aspetti clinici, relazionali, sociali e gestionali della cura della cronicità, facendo provare in prima persona tutte le dinamiche di questo approccio, comprese le più problematiche e di difficile gestione. Lo studente ha la possibilità di affiancare un medico di medicina generale, tutor, nelle prime visite domiciliari, per poi diventare lui stesso protagonista del percorso di cura del paziente per tre anni. Lo studente è adottato dal medico tutor: lo accompagna in un percorso di apprendimento per lungo tempo, per conoscere “dal vivo”, in pratica, nella quotidianità il paziente e i suoi familiari, che cambiano con la malattia cronica nel tempo, insieme al medico e alla relazione che hanno con lui.

Il progetto è stato presentato per la sua originalità al 6e Forum International Francophone de pédagogie de Sciences de la santé a Montréal nel 2013 e pubblicato in un articolo sull’esperienza “adotta un paziente cronico” in Medical Education

Attuazione pratica

A ogni studente viene affidato, a partire dal III anno, un paziente cronico e la sua famiglia, da seguire nel tempo, per tre anni (dal III al VI), accanto al medico tutor
I sei studenti che hanno aderito al progetto hanno seguito una lezione introduttiva (come briefing) presso l’ambulatorio del Tutor, il medico che ha in cura il paziente e la famiglia.


Sono seguiti tre seminari di approfondimento, tenuti insieme agli studenti coinvolti nel progetto, e ai relativi tutors.
Gli studenti sono stati presentati dal Tutor ai pazienti e ai familiari. Tutor, studenti e pazienti hanno condiviso regole per i contatti successivi. In particolare si sono impegnati ad essere presenti:

  • tutte le volte possibili, agli appuntamenti di diagnosi e cura ambulatoriale (visite specialistiche) e ospedaliera (eventuali ricoveri) durante le visite del medico di famiglia;
  • durante gli incontri con gli eventuali familiari, e con i principali operatori sanitari coinvolti nell’assistenza al paziente: assistente sociale, infermieri dell’assistenza domiciliare, medici specialisti, ecc.

Gli studenti sono tenuti a giustificarsi quando non è loro possibile essere presenti.

Fra i  compiti degli studenti :

  • dare il proprio recapito telefonico e indicare le modalità per essere contattati
  • garantire la privacy
  • tenere un diario e registrare le proprie esperienze
  • partecipare alla revisione e all’aggiornamento della storia clinica con il tutor, studiando via via le patologie e i problemi di quel paziente, i trattamenti, le risposte agli stessi.
  • partecipare a sedute di discussione e confronto con gli altri studenti partecipanti allo stesso progetto, con i Tutor e il Coordinatore del Corso
  • redigere una “tesina” da presentare al VI anno;
  • presentare una relazione ai compagni di corso con i contenuti appresi, per rendere partecipi gli altri delle scoperte e confrontarsi

Strumenti per facilitare l’osservazione e la  registrazione, dei dati e degli incontri, sono stati schede e griglie, check list per annotare i dati e rielaborare l’esperienza con il tutor nei momenti di debriefing e nei seminari di fine corso; raccolti in un fascicolo denominato “Diario di bordo”. 

Se ne riporta qui di seguito la struttura; ad alcune tabelle sono stati tolti gli spazi ulteriori per segnare terapie e visite aggiuntive.

Alla fine di ogni semestre di ogni anno del progetto, per tre anni, gli studenti hanno presentato i dati (numero di incontri presso lo studio, a domicilio, in ospedale; i ricoveri, ecc..) e l’elaborazione dei risultati.  Raccontano il loro vissuto, quello dei pazienti e delle famiglie, i dati rilevanti dell’evoluzione della malattia, i cambiamenti dal punto di vista fisico e psichico, la negoziazione dei trattamenti diagnostici e terapeutici e le strategie apprese.

Ed ecco il percorso e le conclusioni alla fine dei 3 anni.